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La revoca patente è una sanzione che comporta la cancellazione della validità del documento di guida. A differenza del ritiro o della sospensione, la revoca può essere inflitta anche per infrazioni meno gravi. Inoltre, il processo per riottenere la patente dopo la revoca è più complesso.
All’interno di questo articolo troverai tutte le informazioni necessarie per capire il significato della revoca patente e per conoscere le eventuali azioni da intraprendere in caso di sanzioni.
È, inoltre, di fondamentale importanza conoscere che, se si possiede una patente di guida italiana, si ha il diritto di guidare qualsiasi veicolo acquistato in un Paese dell’Unione Europea. Tuttavia, se si intende utilizzare il veicolo in Italia a tempo indeterminato, sarà necessario registrarlo e richiedere una nuova immatricolazione. Per fare ciò, dovrai ottenere il certificato di conformità, ma esistono dei servizi specializzati come https://www.certificatodiconformita.com che possono offrire il loro supporto per agevolare la procedura e permettere di ottenere il documento in modo efficiente e senza problemi.
Quando la patente viene revocata, significa che la persona non è più ritenuta idonea a guidare un veicolo e il documento di guida verrà invalidato.
Per riottenere la patente, sarà necessario sottoporsi agli esami teorici e pratici richiesti dopo un certo periodo di tempo.
La revoca patente può avvenire per diverse motivazioni e il suo funzionamento dipende dalla specifica ragione che l’ha causata. Le ragioni per cui può essere prevista la revoca della patente includono la mancanza di idoneità o la perdita dei requisiti, le violazioni stradali gravi o la cattiva condotta, la recidiva e la sostituzione con una patente estera.
L’articolo 130 del Codice della Strada prevede la revoca della patente in due casi: se il titolare non possiede più i requisiti psico-fisici previsti o se non ha superato la revisione della patente.
Se la revoca della patente è causata da problemi di salute, è importante distinguere se è definitiva o temporanea, a seconda che il disturbo sia permanente o meno.
La decisione di revocare la patente spetta al personale competente della Motorizzazione Civile.
Qualora la revoca della patente sia determinata dalla perdita dei requisiti psico-fisici, esiste la possibilità di ottenere una nuova patente attraverso la dimostrazione, tramite una visita medica, di aver riacquistato completamente le funzionalità necessarie.
In tale situazione, non sarà richiesto di seguire i criteri di propedeuticità tra le diverse tipologie di patente. Ad esempio, se si possedeva una patente di tipo C, si potrà recuperarla direttamente senza prima dover ottenere la patente di tipo B.
Se la revoca della patente è dovuta ad una perdita permanente dei requisiti psico-fisici, non sarà possibile ottenere una nuova patente.
La revoca della patente può essere una conseguenza della commissione di gravi infrazioni del Codice della Strada, e rappresenta una sanzione accessoria. Le situazioni che prevedono la revoca sono:
La revoca della patente per queste infrazioni deve essere emessa dal Prefetto tramite un’ordinanza.
Tuttavia, se la revoca è dovuta al venir meno dei requisiti psico-fisici, sarà necessario dimostrare alla Motorizzazione Civile di aver recuperato le funzionalità necessarie attraverso un’apposita visita medica. In questo caso, sarà concessa una nuova patente senza dover seguire i criteri di propedeuticità fra i diversi tipi di patente.
L’articolo 219 del Codice della Strada stabilisce che in caso di revoca della patente come sanzione accessoria, il titolare non sarà autorizzato a ottenere una nuova patente per almeno 2 anni.
Tuttavia, se la revoca è stata emessa a causa di una recidiva di guida sotto l’influenza di alcol o droghe, il periodo di sospensione diventa di 3 anni.
A differenza della revoca per mancata idoneità, quando si ottiene la nuova patente, è necessario rispettare i criteri di propedeuticità. Ciò significa che se la vecchia patente era di un tipo superiore, sarà necessario conseguire prima quella inferiore e, solo successivamente, passare a quella superiore.
Inoltre, una volta conseguita la nuova patente, il titolare verrà considerato un neopatentato e sarà soggetto alle restrizioni previste per questo tipo di conducenti, come il divieto di guidare in certi orari o con passeggeri a bordo.
Guidare con la patente revocata costituisce un reato e le sanzioni previste possono arrivare fino all’arresto. Infatti, è considerato alla stregua di guidare senza patente.
La sanzione amministrativa prevista può variare da 5.000 a 30.660 euro, e in aggiunta, il veicolo può essere fermato per un massimo di tre mesi.
Se viene commessa una recidiva, oltre alle sanzioni descritte sopra, verrà inviata una notifica all’Autorità Giudiziaria, che potrebbe decidere il sequestro del veicolo per confisca. La legge prevede anche la possibilità dell’arresto fino ad un anno.
Se si pensa che la revoca della patente sia stata emessa senza giusta causa, può essere utile rivolgersi ad un avvocato esperto in materia.
Infatti, è possibile presentare un ricorso contro la revoca e in alcuni casi impugnarla.
Il ricorso può essere rivolto:
È importante essere consapevoli che i tempi di risposta possono essere lunghi e che è necessario presentare tutti i documenti e le prove necessarie per sostenere la richiesta di ricorso.
In conclusione, la revoca della patente è una sanzione prevista dal Codice della Strada per comportamenti particolarmente gravi come guida in stato di ebbrezza, circolazione con patente sospesa o recidiva. Nel caso in cui ci si trovi a dover affrontare una tale situazione, è importante conoscere come comportarsi e le possibilità di ricorso. Infine, la prudenza e il rispetto delle regole stradali sono fondamentali per evitare di incorrere in comportamenti che potrebbero portare alla revoca della patente e mettere a rischio la propria sicurezza e quella degli altri.